Le "Regine" di Titti Garelli

Pubblicato il 17 novembre 2025 alle ore 15:11

Regine

“Regine” dell’artista torinese Titti Garelli verrà inaugurata a Palazzo D’Oria
sabato 29 novembre e chiuderà il ciclo delle mostre volute dalla Città di Cirié
per il 120° anniversario dell’intitolazione a città.

Il Favorito, acrilici su tavola, cm 30x40, 2022. Collezione Privata Marco Militello, Roma.jpg

In esposizione, ritratti di regine contemporanee, maestose e birichine, e abiti, ricami e
diademi appartenuti a Sovrane e Madame Reali.

Le celebrazioni per il 120° anniversario dell’intitolazione a città di Cirié si chiudono a Palazzo d’Oria con un atteso
evento all’insegna della Bellezza: verrà infatti inaugurata sabato 29 novembre, alle ore 16.30, la mostra dal titolo
“Regine” dell’artista torinese Titti Garelli, a cura di Carla Bertone, che porta al pubblico di Cirié i suoi celebri ritratti
di regine contemporanee, maestose e birichine, e un importante apparato storico di abiti, capolavori tessili, ricami, diademi, argenti e cimeli appartenuti a Sovrane e Madame Reali, da cui l’artista ha tratto spunto per le sue
opere.


La ritrattistica reale di cui Titti Garelli si fa araldo contemporaneo si nutre dell’usanza in voga negli Stati Uniti e in
Europa di far ritrarre da parte dei committenti le proprie mogli e figlie a guisa di piccole sovrane.

Una cinquantina di “queen” realizzate con diverse tecniche contemporanee ma con uno sguardo rivolto al passato che trapela dai fondi oro, dalle composizioni in stile fiammingo di minuti e dettagliatissimi fiori, arricchiti da farfalle ed insetti.


La mostra sarà corredata, proprio per la stratificazione pittorica elaborata dall’artista tratta da storia, letteratura,
cinema e importanti maison della moda e della gioielleria, da un ricco apparato didascalico che condurrà per mano
lo spettatore ad una riflessione sul ruolo delle donne e, in particolare delle regine, attraverso i secoli.

 

L’esposizione sarà completata da un video che spiega gli antichi gesti della vestizione delle regine dal ‘600 alla contemporaneità, con il contributo delle sovrane di Titti Garelli, e fornirà da spunto per un workshop con le scuole del
territorio. Accompagna la mostra un elegante catalogo con gli interventi del Sindaco Loredana Devietti Goggia e
della curatrice Carla Bertone, storica dell’arte e specializzata in curatela di mostre di ampio respiro.

51QUEEN MAYA,  acrilici su cartoncino telato cm 20 x 20, 2019.jpg

“Regine” è un progetto prodotto dalla Città di Cirié con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, patrocinato dalla Regione Piemonte e dalla Città metropolitana di Torino.


L’esposizione, ad entrata libera e gratuita, rimarrà visitabile fino a mercoledì 31 dicembre 2025.


Orari: Inaugurazione sabato 29 novembre 2025, ore 16.30.

Aperture: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18.

Sede: Palazzo D’Oria, corso Martiri della Libertà 33, Cirié (TO) / Per info: cultura@comune.cirie.to.it

53ESMERALDA, acrilici su tavola, cm 50x70, 2025. Collezione Privata Marco Militello, Roma .jpg

“In questa ultima parte del 2025 – dichiara il Sindaco Loredana Devietti -, anno di grandi celebrazioni per Cirié, Palazzo D’Oria si prepara a scrivere un nuovo episodio della propria storia d’arte e di bellezza. A partire dal 29 novembre le sue sale accoglieranno Regine, la mostra dell’artista torinese Titti Garelli: un appuntamento che chiude simbolicamente un anno speciale, rendendo omaggio alla grazia, alla forza e al mistero del femminile attraverso un elegante dialogo tra la sensibilità contemporanea e il respiro della memoria storica.

Le stanze restaurate del Palazzo un tempo abitate da dame delle casate Savoia e D’Oria, ma anche da altre figure illustri – si animano oggi di nuove presenze regali: non più regine di sangue reale, ma creature immaginate, nate dallo sguardo visionario di Garelli.


Con una tecnica impeccabile e una visione poetica, l’artista rilegge la tradizione pittorica intrecciandola a suggestioni letterarie e simboliche, dando vita a immagini sospese tra sogno e realtà. Un ringraziamento sentito va in primis a Titti Garelli per aver scelto Cirié per esporre le sue regine e naturalmente anche a Carla Bertone, curatrice della mostra, per la passione e l’eccezionale qualità del lavoro svolto: questa esposizione non solo rievoca i fasti e le atmosfere di un’epoca lontana, ma celebra la femminilità come forma d’arte universale e senza tempo. Voglio inoltre rivolgere un grande ringraziamento all’Assessore al Patrimonio Barbara Re e alla Consigliera delegata alla Cultura Domenica Calza per aver voluto e organizzato l’allestimento della mostra, all’Ufficio Tecnico e all’Ufficio Cultura del comune, ai collezionisti che hanno prestato le loro opere e al ciriacese Gian Carlo Troglia per la gentile concessione di importanti e preziosi oggetti del passato. Grazie di cuore quindi a tutti coloro che hanno reso possibile l’arrivo a Cirié di un talento tanto prezioso, regalando alla città una chiusura d’anno all’insegna della cultura e della bellezza”.

 

“Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine per l’incarico affidatomi – afferma la curatrice Carla Bertone –
perché è stato un onore costruire questo evento per il 120° anniversario a città di Cirié. Ringrazio il Sindaco Loredana
Devietti Goggia, l’amministrazione comunale e gli uffici con cui ho lavorato da un anno a questa parte in stretta sinergia, al fine di raggiungere un risultato collettivo di grande impatto, per la comunità tutta e non solo per gli amanti dell’arte.

 

La mostra Regine vuole creare un fil rouge tra la storia del palazzo, residenza di regine e madame reali, e l’arte contemporanea ma anche rendere omaggio alla figura femminile regale con un allestimento che dal passato attraverso una selezione di oggetti storici quali abiti originali, curiosità e gioielli, tutti reperti di alto profilo museale ci trasporta nella ritrattistica pittorica attuale.

Articolata in diverse sezioni, la mostra esplora l’universo iperrealistico e, al contempo surreale, delle regine-bambine che Garelli mette in scena quali ‘prime donne’, cariche di significati sottesi. Audaci, recitano a soggetto sul palcoscenico dell’arte, in un divertissement simbolico, di cui lo spettatore è chiamato a sciogliere i significati reconditi di citazioni della storia del cinema, dell’arte e del costume, rese con una maestria esecutiva portata all’estremo tecnicismo”.

Ritratto della Regina dei gufi, acrilici su cartoncino telato, cm 20x20. Collezione Privata Marco Militello, Roma..jpg

L’artista Titti Garelli (Maria Lucia Garelli)
Il talento di Titti Garelli è stato riconosciuto a livello internazionale.

Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in importanti musei e gallerie e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti da critici d'arte e collezionisti appassionati. È stata allieva di Sergio Saroni, da cui ha appreso l'amore per la cura dei particolari nel disegno.

Fin dagli anni ’70 lavora nel mondo della pubblicità e parallelamente sviluppa la sua creatività con opere che vengono esposte per la prima volta, nel 1986, nella galleria Nuages di Milano.

Ha dato vita a diversi cicli tematici come Le bambine cattive
e Il giro del mondo con ottanta bambine, che sono state esposte in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, dove c’è molto
interesse collezionistico.

L'ultimo ciclo è dedicato alle Regine gotiche, ispirate al gotico internazionale e arricchite da
particolari tratti dalle fonti più varie, frutto della sua inesauribile ricerca. Maliziose, trasgressive, inquiete, le sue regine ci restituiscono un’immagine femminile non convenzionale.

Nel 2019, Garelli espone una serie di opere presso la Gallerie Marval a Neuchâtel in Svizzera e nello stesso anno tiene una personale alla @Saphira & Ventura Gallery di New York

Attualmente Titti Garelli continua la sua ricerca sulle “queen” che riaffiorano da déjà-vu della sua vita, dalla sedimentazione dello studio degli antichi maestri e da un’innata eleganza personale.
“Come araldo, sono come un salmone che nuota contro corrente, ed è uno sforzo terribile, ma non posso farne a
meno”. Titti Garelli